Avete presente il sapore pieno e intenso di un frutto appena colto? Vi è mai capitato di prendere una ciliegia o una susina o fico o un qualunque altro frutto direttamente dall’albero? O durante una passeggiata tra i boschi avete mai colto bacche o frutti da piantine incontrate sul sentiero: more, lamponi, fragole selvatiche..?
Come quell’impareggiabile intenso sapore che offre un frutto al culmine della maturazione lo stesso è per quelle cose che accadono con tempismo divino.
Avvicinare la mano al frutto e già pregustarne il sapore ringraziando in anticipo per quanto ci nutrirà nel corpo e nell’anima e ricevere il dono che il frutto fa di se stesso offrendosi quasi spontaneamente staccandosi dal ramo appena lo sfioriamo.
Alcuni frutti restano troppo a lungo sull’albero e cadono fino a che marciscono sul terreno, altri, colti troppo presto, risultano acerbi e anche fatti maturare dopo non hanno lo stesso sapore, lo stesso profumo.
Altri li cogliamo quando sono maturi, ma occorre fare una leggera pressione per staccarli dalla pianta..e forse occorreva ancora qualche tempo per la completa maturazione.
Così è la vita in tutte le sue manifestazioni.
A volte i frutti muoiono acerbi, a volte divengono marci, a volte sono distrutti dalle intemperie.
Non sempre siamo capaci di cogliere il momento giusto e a volte non dipende da noi, ma quando riusciamo ad essere consapevoli e ci sentiamo nel giusto “ritmo”, nel “flusso” naturale, nel “tempismo divino”, allora
potremo godere del risultato del processo di maturazione naturale.
Che vogliamo cambiare un modo di pensare, lasciare andare vecchie abitudini, incrementare il benessere nella nostra vita, raggiungere un obiettivo, è importante portare attenzione e cura a tutte le fasi.
E’ il percorso che è importante, durante il quale impariamo tante cose di noi, anche e soprattutto molte che non avremmo mai considerato. Al traguardo invece, a seconda del concime, delle interazioni, del tempo, delle altre creature coinvolte, troveremo ad accoglierci il dono di quel frutto che una volta mangiato non ci sarà più apparentemente, ma dentro di noi continuerà a farci fare il “Percorso” … e noi al “frutto”
Luce e maturazione