ASSE – METALLO/ARIA – EREMITA confini e punti di forza
Non era ancora questo il mese in cui pensavo avrei scritto dell’Eremita/aria, ma continuavano a risuonarmi le parole lette su un evento sciamanico di elementi misti di introspezione musicale, capanna inipi ed erbe sacre che più o meno potrei sintetizzare nel tema del RESPIRO ATTRAVERSO CUI PORTIAMO DENTRO CIO’ CHE SI TROVA FUORI E FUORI CIO’ CHE SI TROVA DENTRO. Contemporaneamente un insieme di immagini di repertorio dell’epoca dei primi anni ’70 in un quartiere difficile americano e allo stesso tempo pieno di potenzialità creative e di “visioni” , la lotta per crescere, apprendere e esprimersi, LIBERI DALLA SCHIAVITU’ dell’ignoranza, liberi dalla povertà, con la forza per liberarsi dalle “invasioni altrui”. Ecco…prendere forma una fase, uno stato d’animo, un modo di esprimersi, di cercare la pace del cuore uscendo dalle rovine (e intanto immagino ad esempio le case distrutte nel bronx a metà degli anni ’70, il fumo e il fuoco).
Essere isolati, essere soli, essere individui, ma non soli o individui e soli, soli, ma non isolati, isolati, ma non soli, separati, ma vicini, lontani, ma collegati. A tutti è capitato almeno un momento nella vita in cui ha dovuto o voluto prendere le distanze per trovare o ritrovare se stesso, per fare esperienza in modo interiore e profondo di Sé come essere umano completo, un viaggio in cui trovare o riscoprire i diversi colori, sapori e suoni che lo caratterizzano e che possono essere espressi.
‘Ora basta, io non voglio più “questo”!’ . A chi non è capitato un giorno di dire o dirsi questa frase per partire alla scoperta di nuovi spazi e sogni ? Certo non è scegliendo di distruggere qualunque legame o al contrario identificandosi in un’”etichetta”, che peraltro può dar sicurezza, che si trova la soluzione, ma come sempre nel mezzo c’e’ la via. Esperienza di chi siamo in connessione con un amore, una famiglia, un gruppo, una società, un ente, certo, ma soprattutto esperienza di chi siamo in quanto parte delle diverse cellule del tutto che collegano la Vita.
Ma salvo essere sotto effetto di strane sostanze o in stato meditativo, occorre fare esperienza concreta di questo qualcosa che siamo. Allora ben venga l’uso positivo del tema dei confini per trovare momenti in cui appartarsi nella propria “casa fortezza” (metaforicamente o concretamente che sia), ben venga dosare saggiamente il grado di confidenza e intimità con gli altri e usare le proprie conoscenze senza regalare “perle ai porci”, ma per usare quei momenti, quelle energie, quelle risorse per poi mettere a frutto i propri PUNTI DI FORZA.
Se sei in fase Eremita/aria e ti senti un po’ troppo chiuso nel tuo guscio per difesa e non per scelta momentanea, se la tua sensibilità e la tua capacità di capire cosa pensano gli altri ti ha fatto accumulare troppa tristezza e sofferenza, se un grande dolore e gli attacchi di chi ti circonda hanno creato uno squilibrio energetico nel tuo campo, prova ad affidarti proprio alle tue capacità, ai tuoi punti di forza per ridefinire il tuoi confini, fai un elenco o raccogli feedback affidabili per confrontarti su cosa è cambiato, nutri la tua autoefficacia partendo dal qui ed ora, lavorando a partire dal corpo. Prenditi cura di te, sblocca la situazione, recupera la scarica di energia che quando hai chiara la direzione ti caratterizza. Il “viaggio” sarà quello che accompagnera’ la mente (che mente continuamente cit.) verso il cuore per una nuova “visione” dell’indipendenza.
FOCALIZZATI, TAGLIA I RAMI SECCHI, poi cerca le nuove terre,i nuovi alleati, LASCIA EMERGERE LA TUA NUOVA CAMELOT!
Sogna il mondo che vuoi, vivi il mondo che sogni, sii il tuo sogno
Sognailmondochevuoi®