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Il teatro e la vita: vivere pienamente e lasciare andare - Sogna il mondo che vuoi ®

6 Dicembre 2016da MARINA0

La condivisione di spazio tempo ed energia è sempre un gioco di alchimie che ci danno entusiamo, ci rattristano, ci eletrizzano, ci calmano, ci “legano”.
Quando si inizia a lavorare su un pezzo, magari poco conosciuto o magari che non ci piace o semplicemente al termine di una giornata in cui è capitato di tutto e quindi le energie sono basse, allora certamente il risultato non sarà granchè, non ci si sentirà troppo coinvolti e difficilmente si riuscirà a trasferire le emozioni come si dovrebbe.
Al contrario, quando una storia, un personaggio ci piace e magari siamo carichi di entusiasmo e con le persone con cui si recita c’è una bella intesa allora ecco che l’effetto è decisamente differente.
Un attore, che sia studente, principiante o attore consumato, pur con una voce suadente, una perfetta dizione, una gran presenza scenica, esperienza e camaleontiche doti interpretative, fino a che non indossa i panni di un personaggio è soltanto un potenziale, magari un meraviglioso gran potenziale, in ogni caso qualcosa che ancora non si è manifestato .
Quando poi pian piano, prova dopo prova, lo spettacolo comincia a prender vita ecco che tutte quelle potenzialità si incontrano creando ogni volta qualcosa di nuovo anche se si tratta di qualcosa messo in scena un’infinità di volte. Se guardi davvero con, purtroppo rara, attenzione potrai notare le diverse sfumature che attori, interazioni e stati d’animo differenti offrono.
LA CONDIVISIONE DI SPAZIO, TEMPO ED ENERGIA E’ SEMPRE UN GIOCO DI ALCHIMIE, anche tra l’attore e il personaggio che interpreta.
Può spesso accadere poi che QUEL PERSONAGGIO di cui magari inizialmente facevi difficoltà a indossare i panni piano piano DIVENTI PROPRIO COME UN ABITO FATTO A MANO DI GRAN SARTORIA E TI DISPIACE TOGLIERLO.
FACILMENTE TI PUO’ ANCHE DISPIACER USCIRE DA QUELL’”ATELIER” IN CUI LE ORE DI ATTENZIONE, CURA AL DETTAGLIO, MAGARI MOMENTI DI STANCHEZZA O DEMOTIVAZIONE POI SEGUITI DA ALTRI EMOZIONANTI, LE CONDIVISIONI di prove andate male e altre che funzionavano come una sinfonia sono DIVENUTI QUASI PARTE DI UN RITUALE, UN’ABITUDINE CHE NON VORRESTI PERDERE.
Ci saranno sicuramente altri spettacoli e lo sai, ma OGNI VOLTA QUANTO PIU’ TI SEI CALATO NELLA PARTE, ci hai “messo del tuo”, HAI MESSO CURA IN QUELLO CHE STAVI FACENDO TI SPIACE CHE SIA FINITA e non importa che il tuo fosse il ruolo del protagonista o una parte piccola e secondaria. SE PERO’ CI HAI MESSO DAVVERO TUTTO TE STESSO NON AVRAI RIMPIANTI E ANCHE SE E’ UMANO IL RIMANERE “ATTACCATI” ALLE COSE E ALLE PERSONE, POTRAI PROIETTARTI NEL PROSSIMO SPETTACOLO.
COSI’ NELLA VITA CIASCUNO HA IL PROPRIO TALENTO, ma OCCORRE METTERE ATTENZIONE, IMPEGNO E CURA PERCHE’ NON RESTI SOLO UN POTENZIALE E allo stesso tempo OCCORRE METTERE ATTENZIONE IMPEGNO E CURA NELLE COSE CHE SI FANNO E NELLE RELAZIONI CHE SI INTRATTENGONO PERCHE’ SI POSSA DIRE DI AVER VISSUTO e non semplicemente di essere esistiti, perché non si arrivi alla fine con il rimpianto di non aver fatto abbastanza, di aver sprecato tempo, di non “esserci stati”. GLI ATTACCAMENI SONO ASSOLUTAMENTE UMANI, MA, nella vita come nel teatro, l’IMPORTANTE E’ aver dato attenzione al momento presente ed ESSERSI CALATI CONSAPEVOLMENTE E PIENAMENTE “NELLA PARTE” …SEGUIRA’ IL PROSSIMO SPETTACOLO

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MARINA

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a cura di Marina Pillon