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Il teatro e la vita: il tradimento - Sogna il mondo che vuoi ®

18 Giugno 2017da MARINA

A volte si deve interpretare un ruolo che non è quello che sentiremmo più congeniale, ma a teatro come nella vita più quel ruolo ci crea resistenza più ha qualcosa da insegnarci.
Se poi in quel ruolo si parla di tradimento allora ecco che si aprono ulteriori scenari.
Già, che tipo di tradimento? Subito o fatto subire? In relazione a un amico? Un parente? Un amato? Un collega? Un gruppo?

Si tratta di un tipico tradimento di una promessa/patto o  invece si tratta di una scelta difficile e consapevole, un comportamento finalizzato a proteggersi  o proteggere, magari a consentire all’altro di crescere, chissà addirittura per insegnare all’altro qualcosa oppure indicare che ci sono alternative. Piuttosto si tratta di un comportamento determinato dall’incapacità in quel momento di trovare un’altra via?

 A volte poi, ci sono tradimenti importanti, ma in generale direi ruoli intensi e difficili, nessuno vorrebbe razionalmente interpretarli, ma a teatro possono essere uno stimolo per grandi interpreti. Nella vita invece sono causa di grandi sofferenze per tutte le parti anche se magari in tempi diversi. Forse  le anime coinvolte hanno scelto in parte quell’esperienza,  in parte l’ha scelta la forza negativa accumulata o se preferite il karma o chissà quale altro motivo porta proprio a elaborare quel tipo di ferita.

Ma senza scomodare figure importanti come Giuda e Gesù, probabilmente ciascuno ha esempi vicini di come qualcuno, nel bene e nel male, non sarebbe diventato chi è diventato,  ed appreso ciò che doveva apprendere, proprio grazie a  certe esperienze.

Si, a volte ci son ruoli scomodi, ci si trova a vivere esperienze dolorose, stare in un ruolo costa fatica, traditore o tradito che sia, ma nel teatro come nella vita c’è sempre dietro un insegnamento per tutti.

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MARINA

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a cura di Marina Pillon