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Di che colore sono i tuoi desideri? - Sogna il mondo che vuoi ®

10 Febbraio 2019da MARINA0

Nella filosofia acquariana, sviluppata da Baba Bedi, si può osservare come sia importante la coscienza del proprio Sé, la sua espressione e sucessivo perfezionamento.

Ci sono tanti modi e metodi per sviluppare consapevolezza di Sé, ma tutte passano necessariamente dalla volontà personale di fare tale percorso.

Senza la scelta non vi può essere reale consapevolezza, le cose esterne ed interne semplicemente “accadono”.

Una volta fatta la scelta di conoscersi, di sviluppare consapevolezza di chi si è, tra le opportunità, c’è il lavoro del rispecchiamento. Uno dei modi per osservare alcune parti di noi è quello di portare attenzione ai nostri desideri.

Questo è vero per noi stessi, come per gli altri; nello specchio dei desideri si intravedono frammenti dell’interiorità e poiché siamo composti da varie sfacettature tutte le variabili corrispondono ad altrettanti aspetti.

Ascoltando ed osservando noi stessi e chi ci è vicino possiamo quindi cominciare a farci un’idea di alcuni elementi principali che costituiscono quelle “note di colori” predominanti.

C’e’ chi passerà gran parte della vita a desiderare senza dar voce a quelle istanze interiori, si tratta di coloro che restano bloccati nei sogni ad occhi aperti.

Altri saranno molto più operativi e determinati portando a compimento vari progetti. Alcuni, pur essendo operativi, realizzeranno desideri altrui, rendendosi conto forse solo alla fine della trappola in cui si erano infilati.

Tutti però hanno l’opportunità di osservare le caratteristiche predominanti di tali desideri e di scegliere se dar loro voce o di trattenersi dall’esprimere quelle parti di se stessi.

Ovviamente c’e’ un tempo e un luogo per ogni cosa e ci sono anche desideri che non è possibile realizzare nostro malgrado e la consapevolezza aiuta in tali casi a far sì che le tensioni interne non si accumulino.

Se però ci si ostina a non ascoltare i messaggi che la nostra interiorità ci rimanda inevitabilmente l’accumularsi di frustrazioni  nel tempo potrebbero squotere l’equilibrio psicofisico.

Alcuni aspetti dei desideri hanno diverse “sfumature”, ma una stessa “nota” di fondo, e ci fanno intravedere parti di noi e dei nostri talenti.

Il passo sucessivo alla consapevolezza di sè, che non è un punto d’arrivo definitivo, ma dinamico in divenire, è l’espressione dei talenti ovvero della manifestazione concreta di capacità principali che abbiamo in essenza e poi piano piano perfezionare ed ampliare queste opportunità.

Si tratta forse di urgenze evolutive tinte di viola? Di desideri di crescita ed espansione verde?

Anche nell’aurasoma, e non solo, i colori possono indicare delle tendenze e dei talenti e in modo inverso al processo di cui parlavo inizialmente riportare a scoprire desideri e talenti che richiedono espressione.

In qualunque modo, sano, si scelga di osservarsi per dar voce alle proprie parti di sé sarà un po’come giocare con una lampada dei desideri che può realizzare con successo solo quelli corrispondenti alle istanze e capacità che ciascuno possiede dentro.

 

 

 

 

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MARINA

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a cura di Marina Pillon