Vi siete mai immersi in un’attività artistica-creativa o con un approccio creativo e constatare poi di esservi sentiti particolarmente bene?
Liberare il flusso della propria immaginazione, del proprio intuito, lasciare che il nostro agire sia nutrito da un flusso creativo permette talvolta di incrementare la nostra efficacia e dar voce a nostre potenzialità inespresse.
L’arte terapia e i laboratori artistico-creativi, con le varie influenze e declinazioni, sono al giorno d’oggi ampiamente diffusi e trovano largo impiego sia quali strumenti di crescita e trasformazione, sia in terapia, sia come semplice conoscenza di sé, ma hanno cominciato a trovare posto anche in aziende che sono attente al benessere ed allo sviluppo delle risorse.
Senza dover necessariamente intraprendere un percorso, provare a trovare la propria personale dimensione in cui sperimentarsi creativamente può davvero dare grosse soddisfazioni e talvolta curiosi sviluppi.
Ho avuto modo di osservare come investire lavorando maggiormente con il proprio “cervello destro” abbia potuto sbloccare situazioni di stallo nelle relazioni, per qualcuno la sperimentazione è diventata un hobby poi trasformato in attività artigianale e per altri ha aiutato ad affrontare una malattia o un momento di vita difficile.
Talvolta lasciamo che condizionamenti e piccoli insuccessi divengano convinzioni limitanti; basta che una a volta non siamo riusciti in qualcosa e ci siamo sentiti a disagio o qualcuno ci ha fatto credere che poteva essere anche peggio e ci siamo fissati in quel momento, andando avanti in una falsa credenza bloccando delle nostre potenzialità.
Spesso si sommano anche le responsabilità del vivere quotidiano ad affossare le nostre spinte creative, un po’ per stanchezza, un po’ per quella vocina interna (o esterna) che ci richiama all’ordine con un “cartellino da ammonizione” se ci si concede un tempo fuori dal “dovere”. Ma noi abbiamo un cervello sinistro ed uno destro, siamo esseri logici razionali che agiscono in modo lineare, ma anche creature intuitive e immaginative.
Lavorare creativamente, mettersi in gioco, usare le mani, le arti visive, la musica, il teatro (vi ricordate quando da bambini facevate le scenette per i vostri genitori?), semplicemente guardare e agire con la fantasia fiduciosa di un bambino può portare risultati sorprendenti come riscoprire talenti inespressi, risorse inesplorate, soluzioni originali e in ultimo, ma non per importanza, incrementare il nostro benessere.
Prova ad esplorAR TE stesso.
Ti aspetto al prossimo appuntamento Sognailmondochevuoi ®
Marina Pillon
ConsapevolMENTE benESSERE
Sogna il mondo che vuoi®
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@marinapillon