Please wait, loading...

 

Spezzare le catene della sofferenza - Sogna il mondo che vuoi ®

2 Ottobre 2017da MARINA

IL TEATRO (i personaggi), IL GIARDINAGGIO e LA VITA…
SPEZZARE LE CATENE DALLA SOFFERENZA
E’ autunno e per me che amo il calore è un piacere indugiare sotto il sole tra le foglie da raccogliere e le piante da annaffiare prima che arrivi l’inverno che chiederà a tutti di raccogliersi per il tempo che verrà.
Osservo i risultati dell’assenza dell’acqua da lungo tempo, le visite dei roditori e il naturale procedere del tempo che richiede l’attenzione ora in un luogo ora in un altro.
Quando ci si ferma si vedono cose che spesso non si scorgono, ma è vero anche il contrario; mentre si fanno delle cose e ci si muove da un luogo ad un altro prendono forma intuizioni e collegamenti cha altrimenti potrebbero restare nascosti.
Scorgo ciò che rimane di un piccolo drago, vecchio caro dono portafortuna, che si confonde tra le piante e mi viene in mente un bel serial storico/fantasy/avventura che mi hanno fatto vedere di recente. In particolare due personaggi compaiono nella mia mente: “la regina nata dalla tempesta madre dei draghi” e il “folletto, nano”.
La regina dei draghi in particolare mi ha affascinato per il suo rimandare il concetto che nessuno, soldato, re o regina, può davvero liberare dalla schiavitù, ma ciascuno deve scegliere se è pronto a divenire libero.
Il folletto è un figlio nato nano da una donna che è morta, dandolo alla luce, e che ha combattuto tutta la vita contro il concetto di normalità, contro le difficoltà di sopravvivenza in un mondo poco ospitale e con il terribile destino di subire l’odio della sorella e del padre, poichè lo ritengono l’”omicida” della madre e si vergognano di lui.
Non voglio approfondire troppo i due temi, ma solo far osservare come in modo più sottile (a volte nemmeno troppo sottile) siano in realtà concetti che appartengono alla vita reale di tutti i giorni.
Quante persone sono schiave di proprie convinzioni limitanti, di vecchie sofferenze, di credenze ormai non più ecologiche, di paure, di condizionamenti. Quante persone sono bloccate in loop senza sosta e si auto creano un inferno personale mentre potrebbero vivere decisamente meglio? Quante battaglie, basate sul nulla, bruciano la vita ? Quante persone, magari iniziano un percorso, ma poi lo smettono o si fanno aiutare da qualcuno passivamente senza assumersi alcuna responsabilità e poi tornano indietro? Quanti potrebbero ora stare diversamente, ma restano “schiavi” anche quando viene data un’opportunità?
Quando si parte da una base meno “agevolata” o decisamente complicata occorre arrendersi o, come il folletto, si possono sviluppare altre meravigliose qualità? Le capacità e le qualità che si esprimono per essere accettate e riconosciute devono per forza essere quelle “comuni”?
Quanta sofferenza deve ancora provare una creatura che nasce senza la madre morta di parto? In generale perché far soffrire chi è ancora in vita accusandolo di essere in vita diversamente da chi non c’è più?
Accusare un altro o se stessi, soffrire, accanirsi su ciò che non è, può portare solo dolore.
Perdonare se stessi o gli altri, nel senso di lasciare andare ciò che non c’è  più , ciò che è stato, ciò che non si può modificare, è l’unica via per procedere a liberarsi dalle catene. Arduo, ma non impossibile.

“Ciò che è fatto è fatto e non può essere disfatto”, dice Lady Macbeth, la protagonista di uno dei tanti capolavori di W. Shakespeare.

Si può solo trasformare il dolore, si può solo usare ciò che si è e si ha, le difficoltà incontrate e i pesi che si sono dovuti portare, trasformandoli  in opportunità . Si può solo non creare altra negatività e dedicarsi a compiere al meglio ciò per cui si è venuti al mondo, meglio se facendo scelte che portino a un lieto fine, liberandosi il più possibile della negatività e realizzandosi pienamente.
Preparare il terreno consapevoli della tipologia, del tempo, delle condizioni in cui ci si trova, la natura farà poi le magie che può fare.
L’”inverno sta arrivando” cerca in te il luogo dove mettere i semi della pace, della libertà e della gioia

 

Ti aspetto al prossimo appuntamento

Sognailmondochevuoi®

Condividi:

MARINA

Consapevolezza BenEssere Coaching
Consapevolezza BenEssere Coaching

Copyright by BoldThemes. All rights reserved.

Copyright by BoldThemes. All rights reserved.

Condividi:

a cura di Marina Pillon