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In cammino per la fiducia - Sogna il mondo che vuoi ®

30 Aprile 2021da MARINA0

Camminiamo nel mondo da pochi o tanti anni con la nostra “mappa”  arricchita nel tempo di segnali di “attenzione-pericolo” o “sosta vacanza”, quando improvvisamente uno tsunami ha cambiato tutto lasciandoci con pochi riferimenti.

Le sfide che si sono presentate non consentono i tempi di metabolizzazione cui si era abituati.

Da un lato l’innovazione che corre alla velocità della luce ci attiva, dall’altro l’isolamento sociale e le prospettive sempre più grigie rallentano i nostri processi cognitivi ed andiamo in una sorta di corto circuito.

Come mitigare questi effetti stressanti?

Occorre coltivare quegli elementi che ci permettono di nutrire la fiducia, la speranza, la sicurezza.

Non si tratta di fiducia cieca in qualcuno fuori di noi, di speranza in una “manna dal cielo” o di sicurezza garantita da “autorità” esterne.

E’ importante scoprire o riscoprire una dimensione interiore, da vivere anche fuori, in cui permettersi di sondare il proprio sentire, anche quando difficile, accogliere ciò che ci rende vulnerabili, permettersi di esprimersi ed accogliersi come si farebbe con un cucciolo abbandonato.

Ci si potrebbe trovare a sbagliare, fallire, ci si potrebbe sentire soli, incapaci, sopraffatti, ma occorre “abbracciarsi dentro”. Mentre si attende che la tempesta passi, rifugiandosi nel proprio piccolo luogo sicuro interiore, si può lavorare sulle piccole o grandi cose buone che si è riusciti a fare, sulle qualità che ci vengono riconosciute o ci riconosciamo e provare a immaginare in quali nuovi modi potrebbero essere utili per piccoli passi di un nuovo futuro. Occorre ritrovarsi e dare attenzione a ciò che è importante profondamente.

Possiamo partire dalle piccole cose ed in fondo è li che si trova il valore più grande.

Rivedere  il senso e la motivazione del proprio stile di vita, chiedendosi se si stanno personalmente facendo le scelte coerenti con la propria visione.

In momenti di meditazione, annaffiando una pianta, osservando il cielo, ascoltando il proprio respiro, sentendo la pioggia sulla pelle, sprofondando in un massaggio che pare far dileguare il tempo, ricercare quell’essenza che ci risconosca e in cui ci ritroviamo, pronti per nuove esperienze da vivere.

Non arrendiamoci e coltiviamo fiducia e speranza, ognuno con il proprio sentire e I propri sogni, camminando con i piedi nella stessa terra condividendo vissuti.

 

 

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MARINA

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a cura di Marina Pillon