Please wait, loading...

 

FeliceMENTE - Sogna il mondo che vuoi ®

18 Giugno 2021da MARINA0

FeliceMENTE

A cura di Marina Pillon

“Quando mi sveglio cerco i miei sogni…spirito libero .. quando mi parli dentro…il mondo è storto ..ruba la fantasia ..provo a smontarlo con un sorriso”  alcune delle parole di una canzone dei Litfiba che stamattina mi risuonavano in testa mentre facevo riflessioni sulla felicità.

Potremmo passare giorni a parlare del concetto di felicità. Qualcuno potrebbe dire che si tratta di gustare l’esistenza tra mille piaceri fisici,  qualcuno parlerebbe dell’appagamento dell’arte, di un vivere virtuoso, di piaceri derivanti da attività intellettuali e squisitamente umane. Se ci fossero impedimenti?

Altri potrebbero definire la felicità come qualcosa di inarrivabile o legato a uno stato interiore di gioia o armonia.

C’e’ chi si lamenta delle regole, dell’ordine, della disciplina, della politica, che incita alla totale libertà come via per la felicità, ma al contempo non  sarebbe in grado di fare una vita senza un tetto, senza acqua, riscaldamento, elettricità, senza la garanzia di un pasto e magari in solitudine. Probabilmente, se togliamo gli estremismi, ciò che davvero si auspica è una vita più semplice, più a propria dimensione, in cui ci sia più spazio per il benessere.

Ma la felicità è solo un insieme di esperienze positive, magari fortuite, o piuttosto deriva da un agire costruttivo, un tendere a qualcosa di pi elevato, un trovare un senso per e nelle cose di tutti i giorni?

La risposta avrà certamente infinite versioni condizionate dalla cultura, al luogo in cui si vive, dalle esperienze accumulate, tuttavia noi possiamo lavorare solo su ciò che è direttamente sotto il nostro controllo.

Potrebbe capitare di trovarci in situazioni particolarmente svantaggiose o ardue, magari dalla nascita,  avere parenti o cari che sono una vera prova quotidiana, una malattia importante sarà una maestro severo. Se è vero che le sfide della vita  talvolta ci mettono ko, tendere a vivere felicemente sarà difficile, ma non impossibile.

La prima prima cosa da fare è decidere che vogliamo permetterci di portare più felicità nella nostra vita.

Poi occorre individuare concretamente gli ambiti e i modi possibili su cui lavorare in questo momento specifico. Occorre essere concreti, non raccontiamo a noi stessi cose che non sono raggiungibili, almeno non per ora.  Diamoci dei tempi più lunghi magari per quelle cose che richiederanno un lavoro di medio lungo termine, ma che riteniamo importanti. Partiamo a piccoli passi, con qualcosa di concreto.

Giovanna era triste del fatto che l’Alzheimer della madre, le difficoltà maggiori sul lavoro nell’anno di pandemia le avessero “rubato” il suo sorriso e il suo carattere solare. Non si riconosceva più soffocata da sensi di impotenza e colpa per una situazione che in realtà non dipendeva da lei e si sentiva imprigionata come se fosse divenuta un automa.

Riprendendo in mano una vecchia fotografia  in cui era sorridente e in forma prese una decisione: tornare a sentirsi come in quel periodo, sorridere, essere fisicamente più in forma.

Certo, come per Giovanna, non basta una decisione e la chiarezza dell’obiettivo, ma è il primo passo.

Alla sua decisione sono seguiti molti passi concreti di riorganizzazione, scelte importanti , lavori sul corpo per una ripresa di vitalità, un costante lavoro su di sé, ma passo dopo passo ha riconquistato il suo sorriso.

La felicità non è qualcosa che puoi comprare o raggiungere definitivamente, ma allenarsi a vivere più felicemente non è impossibile.

Ci sono cose che dipendono da noi e su queste dobbiamo concentrarci per esercitarci a portare nella nostra vita un pizzico di felicità in più. Magari proprio oggi non è possibile, ci sono impedimenti troppo grossi, ma bisogna avere fiducia, allenarsi ed eventualmente chiedere aiuto.

Valorizziamo le nostre virtu’, capacità e talenti in modo concreto nelle piccole cose quotidiane.

Lavoriamo sui nostri punti di debolezza e schemi mentali limitanti, quelli che in questo momento ci stanno ostacolando.

Obiettivi concreti, non parole, ma agire la dove ci troviamo nel momento presente, in modo concreto, a piccoli passi.

“L’uomo non è nato per soffrire, ma per realizzare se stesso”. Baba Bedi

Alleniamoci a vivere i sogni che ci sussurra costantemente la nostra anima.

Non siamo fatti per soffrire anche se spesso siamo i nostri peggiori carcerieri.

Vogliamo portare più felicità nella nostra vita? Decidiamo che è così e se non riusciamo a passare all’azione osserviamo se tra gli impedimenti non ci sia la credenza che non meritiamo di vivere felicemente.

Un passo alla volta, in quello che stiamo vivendo ogni istante, cerchiamo di vivere in coerenza con quello che siamo, esprimendo il meglio di noi.

Quello che potrebbe essere utile per il momento presente, potrebbe anche essere trovare un tempo per il risintonizzarsi e non fare assolutamente nulla.

Ogni enneafase che si vive potrebbe evidenziare trappole difficili da superare, ma se lavoriamo per conoscerci possiamo divenire sempre più noi stessi e vivere un pizzico più feliceMENTE.

Se stai attraversando una fase o sei un perfezionista potresti cercare di essere perfetto, come altruista di compiacere, di mostrarti di successo come manager, di essere assolutamente originale e unico come romantico, potresti voler dimostrare di aver ragione come eremita, optare sulla massima prudenza come scettico o gustarti il massimo delle opzioni come artista, magari come capo cercheresti di imporre il tuo volere come unico modo o infine come mediatore ti perderesti tra il cercare di mettere tutti d’accordo. Dietro a questa tendenza che può essere uno schema limitante tuttavia si cela un bisogno. Lo conosci?  Di quali altre opzioni hai bisogno per cambiare il modo di affrontare la situazione?

E’ difficile e non è un traguardo fisso, ma tutti meritiamo e possiamo  allenarci a vivere un pizzico più feliceMENTE

Magari, riprendendo la canzone dei Litfiba, si può proprio partire dall’ascoltare maggiormente il nostro spirito, la nostra anima, i nostri sogni e per affrontare questo “mondo storto” trovare un senso nuovo nel nostro quotidiano, perché no cominciando con un sorriso.

Cos’è per te la felicità e cosa potresti fare concretamente tu ora per vivere più felicemente?

Condividi:

MARINA

Lascia una risposta a %s

La tua email non sarà mostrata.

Consapevolezza BenEssere Coaching
Consapevolezza BenEssere Coaching

Copyright by BoldThemes. All rights reserved.

Copyright by BoldThemes. All rights reserved.

Condividi:

a cura di Marina Pillon