“Se il popolo non ha il pane fategli mangiare le brioches”.
Sebbene si tratti di una frase erroneamente attribuita alla regina Maria Antonietta di Francia, riferendosi al popolo affamato durante una delle rivolte precedenti la presa della Bastiglia, è rimasta popolare di generazione in generazione.
In realtà ci sono studi che fanno risalire la frase anche ad altre donne di potere e forse a un antico imperatore. Quello che è importante osservare, oltre al fatto che più facilmente è attribuita ad una donna, è il fatto che pochi si siano domandati se fosse davvero così, come mai sia rimasta celebre nei secoli e che meccanismo si celi dietro a certe ‘memorie’.
Quello che oggettivamente è vero, relativamente alle grandi rivoluzioni del 1700 nei vari paesi, è che se vi fosse stata una maggior capacità di visione da parte di chi guidava ci sarebbero stati probabilmente epiloghi diversi.
Nei secoli, ci sono state figure privilegiate e di potere capaci di rendersi conto che la loro condizione esisteva grazie al popolo e anche per questo se ne prendeva cura, ma se si guarda alla storia non sono state così diffuse.
Venendo ai giorni nostri non è molto diverso dagli slogan, le propagande o le campagne elettorali. La gente registra una frase, un jingle, un sentito dire e a forza di ripeterlo o sentirlo ripetere lo fa proprio. Spesso senza rendersi conto che la storia nel tempo ha smentito quelle dichiarazioni.
Eppure, la memoria è importante, per tutti. Proprio come i popoli che nel 1700 si sarebbero ribellati, una volta arrivati al limite, lo stesso accade ai nostri corpi quando lo stile di vita non tiene conto delle reali esigenze della persona.
Secondo la M.t.c.il cuore ha il ruolo di maestro/imperatore in una simbolica metafora del corpo umano come un Impero. Se i sottoposti funzionari fanno eseguire bene le indicazioni e lavorano bene per mantenere ordine ed armonia, come nel nostro organismo, tutto funziona al meglio.
Ma perché tutto accada l’imperatore/imperatrice o re/regina o governatore o cuore, deve essere in un libero fluire, in contatto con le migliori energie superiori, ovvero capaci di comprendere ciò che è opportuno e sano da ciò che non lo è. Se il Cuore è disturbato, in tumulto, l’energia si disperde senza controllo. Se si corre dietro al caos che si è creato, l’organismo, che si tratti benessere individuale o di un Paese, rischia di cedere e cadere.
Al contrario, se vi è una buona guida del nostro stile di vita, come di un Paese, il popolo prospera e chi guida può continuare a governare su un terreno fiorente e prosperoso che può far fronte anche a temporanee difficoltà.
Al tempo delle grandi rivoluzioni Plutone, gran signore delle trasformazioni, si trovava in acquario proprio dove entrerà il prossimo anno.
Se la memoria storica verrà ascoltata dal singolo come dai Paesi, ci si potrebbe proiettare in una dimensione di cambiamento evolutivo, evitando di ripetere errori del passato.
Sarà importante che ciascuno per la propria vita, come i governanti per il destino dei vari Paesi, apra il proprio cuore alle influenze superiori e non agli istinti più bassi.
Un cuore-guida che porti al prevalere della coscienza sulla forza, capacità di visione e di sguardo d’insieme.
Prepariamoci in quest’anno a fare un lavoro di leadership del cuore perché il ‘Regno’ possa prosperare.
Un cuore batte regolare se tutto il corpo è in uno stato di benessere. Un corpo è più facilmente in stato di benessere se il cuore batte regolare.
Anche un eccesso di gioia del cuore può compromettere la salute generale.
Se il tuo corpo ‘ha fame’, se il popolo ‘ha fame’, chiedi al cuore come agire perché si ristori e riprenda le energie per ripristinare uno stato di salute lasciando stare soluzioni che lavorino solo temporaneamente sul sintomo.
Buon lavoro di ascolto e preparazione per l’anno che verrà: in ascolto del cuore.
