Carissimi, abbiamo iniziato quest’anno con l’invito a “Fare il vostro gioco”, un esercizio da fare da soli in coppia o in gruppo per esercitarci all’ascolto, alla diplomazia e mediazione, all’apertura mentale e al dibattito. Com’è andata? A febbraio abbiamo poi portato l’attenzione sulla leadership per questi tempi ‘Acquariani’. Vi siete ritrovati in alcune delle qualità indicate? State iniziando a lavorare su una o più delle qualità sempre più necessarie? Avete chiari quegli aspetti che non vi spiegate come mai vadano nella direzione opposta a dove credete di investire le energie?
Bene, siamo giunti alla primavera, tempo di risveglio e cambiamenti quindi direi il momento giusto per far sbloccare alcune situazioni – almeno quelle che possono dipendere interamente da noi.
Immaginate di essere in un’azienda che dichiara in ogni forma certi valori, ma poi questi si trovino in conflitto con quelli lungo la linea di comando. A tutti i livelli, nel mondo, nelle aziende, nel corpo umano, siamo tutti perfettibili. Ipotizziamo ad esempio che si parta da valori di flessibilità e fiducia. Se, pur condividendoli, soggetti in posizione strategica per ruolo o attività avessero ad esempio come valore prioritario la propria sicurezza e tranquillità, gli scenari potrebbero essere vari; dall’usare la flessibilità solo in un verso, al non mettere certi valori in pratica per la paura di perdere potere o uscire da una zona di confort, etc..
Immaginate ora una nazione o una regione che abbia a disposizione delle risorse da dedicare secondo ‘valori-piani di sviluppo’ anche condivisi, ma anche qui, per i più svariati motivi, per esempio volendo vedere la zona di confort come quella che non fa desiderare di approfondire gli aspetti burocratici che consentirebbero la messa a terra di alcuni progetti o, la paura di perdere consensi perché idea di qualcun altro: riuscite a vedere quante cose belle e utili si potrebbero perdere?
Immaginate ora l’essere umano nella sua complessità. Ciascuno di noi in qualche momento della propria vita si è trovato frenato o addirittura bloccato dagli stessi meccanismi.
Se si trattasse del corpo fisico, possiamo pensare a un soggetto che per dimagrire – con valore positivo di rientrare nella sua forma fisica ottimale per stare bene – inizi a fare una dieta, magari non ben bilanciata e poi, un po’ per pigrizia e un po’ per ignoranza, creda che con qualche pillolina possa risolvere tutto, senza fare attività fisica. Le conseguenze possono essere tante: da riprendere peso una volta smessa la dieta, allo sballare i valori e affaticare qualche organo. In ogni caso il valore positivo iniziale dello stare bene non è stato traguardato a causa della pigrizia.
L’essere umano e fatto di corpo fisico, mentale ed emozionale e gli esempi potrebbero essere infiniti, tanti quanti i valori e le combinazioni delle proprie esperienze e preferenze.
Prendiamoci questi ultimi giorni di marzo per riflettere quale aspetto della nostra vita o della nostra salute non sta andando nella direzione voluta malgrado investiamo energia e risorse per rispondere a quello che crediamo essere il bisogno e valore prioritario in quel contesto.
Una volta individuato cerchiamo di capire a quale diverso bisogno risponde la situazione. Forse un altro è più importante?
Trovare il modo di armonizzare i bisogni, riposizionare e contestualizzare i valori potrebbe essere faticoso, ma permetterebbe di sbloccare energie e meccanismi con benefici individuali, aziendali, sociali.
I risultati si vedono nei fatti, i cambiamenti avvengono nei processi, la crescita evolutiva nel movimento.
Hasta la lista amici sognatori! Per essere e vivere in modo congruo.
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Un commento
Anonimo
23 Marzo 2024 a 23:14
Proprio così 👋